sabato 14 agosto 2010

Invasioni naniche (astenersi donne incinte e soggetti impressionabili)

La maternità è un viaggio ricco di sfaccettature multicolori e ambivalenti.
Grandi gioie, certo.
Ma anche alcuni disagi.

Per esempio tutte le volte in cui verifichi che la tua creatura non si accontenta del dono della vita -la sua, ma reclama come diritto inalienabile il dono di un'altra vita: la tua.
Il tuo sonno, il tuo tempo, le tue energie, il tuo conto in banca, il tuo letto, il tuo telefonino, il tuo computer e via dicendo.
Ciò che è suo è suo, ciò che è (era) tuo è suo. E se per caso non lo è, lo diventerà (come l'automobile, ad esempio).

Da persona dinamica e indipendente, una delle forme di invasione di cui maggiormente patisco sono le invasioni fisiche,  ovvero varie forme di appropriazione del corpo materno, 
che, nel tempo, subiscono la seguente evoluzione:

1. ALIEN (la gravidanza). L'alieno ti invade dall'interno, dapprima con un commovente e quasi impercettibile fruscio "ali di farfalla", poi in modo via via più pesante e ingombrante a seconda dell'indole e del peso della creatura stessa.
Svantaggi: respiro mozzato, incontinenza, calcioni al tuo fegato, mal di schiena, (eventuali) emorroidi, gonfiore delle estremità, insonnia, impossibilità a dormire nelle tue posizioni preferite, impossibilità di vestirti decentemente, limitata gamma di posizioni sessuali, ma potrei proseguire a lungo.
Vantaggi: a. puoi comunque più o meno disporre del tuo corpo, anche se alla fine gli spostamenti richiedono forte motivazione e/o la gru.
b. Dopo al massimo 10 mesi ti sgravi (e, se sei al primo parto, ti illudi che sia finalmente finita.
Se sei al secondo figlio, invece, sai bene che è appena iniziata).

2. LA SANGUISUGA. O meglio la tettisuga (l'allattamento esclusivo).
La piccola idrovora trae nella suzione del tuo povero, martoriato capezzolo, la soddisfazione di una larga gamma di bisogni.
Svantaggi: dipendono moltissimo dalla psiche,  dalla preparazione della mamma sul tema e dalla sua percezione della situazione. Per dire, col primo figlio temevo di mettere radici sul divano,
con la seconda ho trasformato la poppante in una marsupiale e non ho rinunciato a vivere la mia vita.
Vantaggi: infiniti per la mamma e per la creatura. Da un punto di vista meramente legato alla libertà d'azione della mamma, l'allattamento del neonato è un'attività non necessariamente abbinabile solo con la
contemplazione estatica dello stesso (e/o con singhiozzi da baby blues). Allattando un piccolo di pochi kg puoi leggere, telefonare, girare il sugo, stare al pc ma, riponendo la creatura in una comoda fascia, puoi anche andare all'aperitivo, a fare shopping (beh se non vuoi provarti i costumi, almeno) e stendere il bucato.

3. IL PANTETTISMO (l'allattamento prolungato. Ad oltranza.)
La creatura ormai ampiamente divezza ma ancora allattata, pretende di decidere autonomamente quando e come accedere all'erogatore di latte, non importa se questo comporta strapparti la maglietta
o avventarsi rapacemente sul reggiseno del bikini. E non importa se sei al supermercato, in mezzo alla strada o circondata da persone che rimarrebbero sconvolte  dalla scena dando il via al solito, insopportabile interrogatorio: ("Ma ancora? Ma quanto ha? Ma non ha i denti? Ma esce ancora latte?
Ma non è acqua? Ma non ti morde? Ma non la vizi troppo? " MMAPERCHENONTIFAICAZZITUOI?)
La tetta perde via via valenza alimentare
(anche se il latte materno si abbina benissimo alla carbonara e alla pizza), e resta soprattutto momentaneo sollazzo, gioco, consolazione per bue e delusioni della vita, carillon rilassante per riassopirsi dopo i risvegli notturni, e, a volte, segno di possesso e di controllo. Mia figlia  si avventa prepotentemente sul mio seno anche per "marcare il territorio", ristabilire il contatto e ribadire chi comanda, dopo un temporaneo allontanamento.
Svantaggi: dopo 16 mesi la madre può iniziare a provare qualcosa che si allontana dall'estasi e si avvicina ad un vago fastidio nell'accollarsi il fagottone scalciante, spesso sporco, sudato e appicicaticcio.
Soprattutto se il fagottone, contemporaneamente pizzica l'altro seno, strappa la collana, fa yoga,  tira calci.  O se reagisce al diniego del suo gingillo con una scena isterica.
Vantaggi: è un rituale che risolve brillantemente molte situazioni di crisi. Se il fagottone ciuccia per più di 3 minuti può anche consentire di finire di scrivere l'e-mail al cliente. Se il fagottone mugola soddisfatto, ti guarda sghignazzando e/o canticchia durante la suzione può ancora essere un momento divertente e tenero.

4. L'ABBRACCIO BAVOSO (presa in braccio di toddler =creatura in età pre-asilo).
Dai 7-8 mesi in poi molte delle volte in cui prendi in braccio il tuo bambino si verificano una o più delle seguenti situazioni:  il bambino piange. Il bambino si dimena. Il bambino ti smoccola. o ti rigurgita sulla spalla. Il bambino ti si avvinghia fino a quasi soffocarti. Il bambino ti afferra per i capelli. Il bambino ti morde, per gioco o per dispetto. Il bambino pesa e tenerlo su ti spezza la schiena o ti fa scricchiolare il ginocchio malandato.
Svantaggi: insofferenza, fastidio, stizza, indolenzimento, dolore fisico, senso di sopraffazione, senso di soffocamento, senso di disperazione.
Vantaggi:  prima di soccombere puoi sempre riporlo in terra, nel letto o consegnarlo al suo caro papà
che non è mai nervoso e che sa come consolarlo.

5. LA PALLA AL PIEDE
Alcuni toddler, pur ormai in grado di salire e scendere le scale, ballare la lap dance avvinghiati alla palestrina, stare in piedi davanti allo stereo e cambiare le canzoni del CD, si ostinano a non voler camminare autonomamente anche se più vicini al secondo compleanno che al primo.

Se la madre può permettersi il lusso di rotolarsi con loro sul tappeto o accompagnarli su e giù per LE LALE (=le scale) per ore, nessun problema.
Se la madre deve momentaneamente sottrarsi alle attività ludiche per lavarsi i denti, affettare i pomodori,
riempire la lavatrice o rispondere al telefono possono verificarsi le seguenti situazioni.
a) la creatura continua tranquillamente a giocare, rassicurata dalla voce della madre che continua a cantare per loro. Questo avviene nei sogni della madre. O nella paterna visione idilliaca della scenetta ("beata te, sei stata tutto il giorno a casa con i bambini!").
 b) la creatura indispettita gattona alla velocità della luce nella tua direzione, raggiunge i tuoi piedi, e si avvinghia ai tuoi polpacci nella pretesa intransigente di assumere immediatamente la posizione numero 4 (abbraccio bavoso). Qualche volta il suddetto gesto è accompagnato da urla o pianto convulso. In alcuni casi l'aggancio del polpaccio avviene a tradimento durante la materna deambulazione dal lavello al frigorifero. In questo caso può seguire una pestata involontaria (con conseguente acutizzazione del pianto) e/o eroica manovra materna per impedire lo schianto a terra (con conseguente torsione del legamento crociato anteriore, per chi ne ha ancora uno intero). L'imprecazione è un optional. 

Svantaggi: dubbi esistenziali sul motivo esatto per cui, ad un certo momento, hai optato per la riproduzione anziché proseguire comodamente la tua interessante e gaudente vita fatta di integrità fisica e di sconfinate e mai abbastanza apprezzate libertà personali. 
Vantaggi:  prima o poi la palla al piede cesserà di essere fisica. Resterà metaforica. 
E un domani, più o meno lontano, potrai più o meno consapevolmente vendicarti diventando la SUA palla al piede.





5 commenti:

Mammabradipo ha detto...

Che dire: AIUTOOOOOOO!!!!
i miei sono così anche se hanno quasi 6 e quasi 3 anni...sempre appiccicati!!!!
il piccolo al mare neanche mi lasciava andare a fare un bagno perchè LUI aveva paura dell'acqua, e aveva paura anche per me!!! o stavo sul bagnasciuga, o mio marito ed i vicini di ombrellone dovevano ciucciarsi il pianto isterico continuo e terrorizzato di lui che mi guardava disperato come se mi stesse sbranando uno squalo!
sono tornata dalle ferie più distrutta di prima...

Stefania Boleso ha detto...

Post fantastico, Patrizia!
Ho riso di gusto!!
E a volertela dire proprio tutta, mi ha fatto anche sentire meno sola :-)

Chiara ha detto...

Donne incinte!! E' tutto vero! Ogni parola, ogni virgola, ma soprattutto questa frase (che mi farò tatuare): "dubbi esistenziali sul motivo esatto per cui, ad un certo momento, hai optato per la riproduzione anziché proseguire comodamente la tua interessante e gaudente vita fatta di integrità fisica e di sconfinate e mai abbastanza apprezzate libertà personali". Pamen guru!

Vale ha detto...

Quanta verità... :(

Unknown ha detto...

Patrizia...bellissimo post. Nel caso del pantettismo sai cosa ho scelto dopo 14 mesi. Dovevo riappropriarmi di me...
Come te odio le invasioni e per il bene della nana l'ho tollerato fin troppo a lungo. Conoscendomi.
Ora lo sclero si stava impossessando di me...
Speriamo ora che le notti comincino a essere fatte per dormire. Ancora, la nana, non è della mia stessa opinione. Arrrgh